"Si fa arte perchè il mondo è imperfetto"

Paul Auster

        PITTURA CORALE ED EPICA

Materiale Reciclabe - Luis Fernando Màrquez Hurtado
  
Le opere di Luis Fernando Màrquez Hurtado riassumono in sé l’epifania del grottesco e il miracolo dell’esistenza nella illusione delle forme storiche e delle apparenze politiche, traducendo il peso stesso della civiltà, con i processi di civilizzazione.
C’è un antico retaggio dell’idea di catarsi, in questa pungente pittura messicana, così corale e carnale, un vaso di pandora della civiltà sotto forma di epica contemporanea in scenari leggendari e, a tratti, futuristici.
Mito o storia, il nulla o l’eterno?

Con un segno preciso e consapevole, molte volte fumettistico, Luis Màrquez dipinge e racconta i vizi e le virtù di ciò resta del mondo e dei suoi miti attraverso un mutevole montaggio di colori, icone e immagini, che richiama l’idea del flashback.
Le figure appaiono come vettori temporali, passaggi, apparentemente dispersi, che dal passato ritornano al presente e viceversa.
L’artista si diverte a utilizzare il valore della scrittura per amplificarne il significato e per dipingere le parole senza carne: nude e scheletriche.

Ma non c’è nessuna idealità o trascendenza, nella poesia pittorica di Luis Marquez, semmai una latente idea della “morte di Dio”, che allontana e smonta qualsiasi illusione di speranza, e ne viene fuori un’idea di superuomo dai rimandi  nietzschiani.
In alcune opere, come La historia eterna e Draws, è evidente una forma di giustizia terrena: l’uomo incatenato al sé terreno, un cavo teso tra la bestia e il superuomo.
Luis Màrquez riesce a sollevare profonde questioni filosofiche ed esistenziali in una eccellente e straordinaria trasposizione pittorica della contemporaneità in chiave epica,con i suoi meccanismi perversi e viscerali, (Gotico Mexicano, La Venuz de la tormenta, La historia eterna de una revelation).
Pittura dissacrante, lirica e cruenta.

Un mosaico di ironia e umorismo dai bordi cromatici per esprimere il presente della realtà messicana, e non solo, per dissolvere le onde di perbenismo, gli accenti di falso moralismo e far sentire la realtà nella sua carnale verità: gioco, violenza, morte, vita.

Nei suoi lavori, si avverte irrequietezza, disincanto, passionalità, una commistione di talento e tecnica che determinano una feroce visione  del mondo attraverso le icone dei nostri tempi e i miti del passato.
E se l’osservatore stabilirà un autentico e silente dialogo con queste opere, siamo davanti a un promettente artista contemporaneo, che riesce a dipingere intingendo la mano nella tenebra del presente.

Nilla Zaira D’Urso