"Si fa arte perchè il mondo è imperfetto"

Paul Auster

diritti umani



DAI RESPIRI DELLA NATURA CILENA, UNA PITTURA VAPOROSA ED ETEREA
Una soffice neve di petali di colore dai toni morbidi cade, delicatamente, sulle carte dell’artista cilena Antonia Covarrubias Noè. I colori utilizzati da Antonia sono essi stessi testimonianza e segno di una ricerca di senso, energia ed essenzialità. Colori diluiti, stesi e gettati formano piccole e impetuose macchie.
Grandi gocce d’acqua sembrano aver bagnato i suoi lavori al punto da arcuare ed inspessire le carte stesse.
La sua pittura astratta supera il vincolo della forma per lasciarsi trasportare dall’essenza di levità che evoca la vaporosità delle bolle di sapone.
Si percepisce una ricerca di spiritualità e la necessità di un confronto con l’organicità ritmica della natura. Antonia riesce a far diventare i colori segni e resti di un passaggio, di una memoria attraverso le macchie e le colature.
Pittura impalpabile, tenue, intensa, vaporosa e acquatica.
Nonostante l’artista abbia soggiornato a Roma per affinare e ampliare le sue competenze pittoriche, queste opere sono intrise di una evanescenza tale da accomunarle alle fumarole di vapore dei geyser del Tatio, in Cile, la sua terra natia.
Il moto dei geyser cileni sembra l’archetipo, da cui proviene il senso di movimento delle miscele di colori plasmati dall’artista. Anche le sue figure, seppur accennate in un gioco di linee leggere e vigorose, sono presentate in modo sfumato, morbido, sensuale ed elegante.
Un valzer di colori accesi e delicati rende questi lavori significativi e si avverte la profonda sensibilità di un artista che interpreta con la sua pittura i respiri della terra.
Nilla Zaira D’Urso